Pea Enrico

FOLE.

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Note Bibliografiche

In-8 p. (mm. 220x155), brossura editoriale (fioriture ai piatti) con splendida xilografia in copertina di Lorenzo Viani, pp. (2),77,(3). ""Edizione originale"" dell’opera prima di Pea. Cfr. Gambetti/Vezzosi, 2007, p. 665: “Favole fantastiche, con alcune poesie. Pubblicato, a spese dell’A., su iniziativa di Ungaretti, che favorì anche la successiva edizione. Molto raro e ricercato”. “Enrico Pea (1881-1958), toscano, rimasto orfano di padre, vive con il nonno, lavorando nei campi o come pastore e imparando da solo a leggere e scrivere. A quindici anni si imbarca come mozzo e si trasferisce in Egitto dove avvia un commercio di marmi e di falsi vini toscani nella cosiddetta ‘Baracca Rossa’, che presto diventa un ritrovo degli emigrati italiani e anche del giovane Ungaretti. Esordisce nel 1907 sul giornale anarchico ‘Risorgete!’ distribuito gratuitamente ad Alessandria d’Egitto. Sul ‘Messaggero Egiziano’ invece pubblica, il 24 dicembre 1909, il primo racconto ""Felicità Eterna"" (poi compreso in ""Fole"").. Al ritorno in Italia, nel 1915, si stabilisce a Viareggio dove assume la gestione del Teatro Politeama e collabora a ‘La Riviera Ligure’, ‘La Voce’, ‘Il Convegno’, ‘Pegaso’, ‘Nuova Antologia’ e ad altri periodici.. Le opere di Pea, più volte ristampate, non sono mai state tuttavia raccolte in volume..” (così Gambetti/Vezzosi). Lunga dedica autografa dell’A. al “caro Amoretti”, in matita rossa. Testo con solo qualche lieve fioritura, perlopiù marginale, altrimenti ben conservato, con barbe.

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